Si sente un galoppo lontano (è là . . . ?), che viene, che corre nel piano con tremula rapidità.
Un piano deserto, infinito; tutto ampio, tutt’arido, eguale: qualche ombra d’uccello smarrito, che scivola simile a strale:
non altro. Essi fuggono via da qualche remoto sfacelo; ma quale, ma dove egli sia, non sa né la terra né il cielo.
Si sente un galoppo lontano più forte, che viene, che corre nel piano: la Morte! la Morte! la Morte!
di Giovanni Pascoli
A page from book Odi e Inni di Giovanni Pascoli
Spiegazione
L’immagine della morte che giunge al galoppo è largamente presentein tutta la tradizione poetica. Da notare l’effetto di sospensionedei tre puntini che alludono alla morte senza nominarla esplicitamente. Un piano deserto : gli attributi del piano attraversato dalla morte al galoppo sembrano descrivere e presupporre l’effetto che ilpassaggio della morte produce. In particolare, l’infinito è aggettivoparticolarmente caro a Pascoli. Da notare la costruzione ellittica del verso 5 ( senza predicato verbale ). Ed infine, pongo la vostra attenzione, su il « remoto sfacelo » del verso 10in cui si rivela riferito negli appunti autografi del poeta seguita al matrimonio di Ida.
Lo schema metrico:
quattro quartine di novenari, a eccezione del 2° verso della primae dell’ultima trofa (due ternari, il primo dei quali tronco). La rima è sempre alternata.
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Buon proseguimento
Grazie
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