Haiku|Italia|
Haiku in Italia

Tra la fine dell’800 e i primi anni del ‘900, soprattutto per le vicende belliche che riguardavano il Giappone (che sconfisse prima la Cina e poi la Russia), si diffuse anche in Italia un certo interesse per la cultura giapponese. Tuttavia, rispetto ad altri Paesi come la Francia e il mondo anglosassone, nella prima metà del Novecento l’Italia conterà un numero di saggi e traduzioni della poesia orientale abbastanza limitato. Uno dei primi lavori di traduzione compare nel 1915, “Note di Samisen”, una raccolta di poesie giapponesi ad opera di Mario Chini (1876-1959). Il libro di Chini presenta, probabilmente per la prima volta in Italia, la poesia tradizionale giapponese (tanka e haiku). Lo stesso Mario Chini scriverà componimenti di stile haiku (5-7-5) che saranno pubblicati postumi a Roma nel 1961, con il titolo di Attimi. Gli “attimi” riproducono nella struttura e nell’ispirazione gli haikai giapponesi e…
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