‘La bancarella del fruttivendolo’
Passeggio in città rumori confusi tra il vociare della gente indaffarata ad andare, lentamente i miei pensieri si focalizzano su i profumi che nell’etere si espandono come nebulose gassose: capto le espressioni dei volti che mi sfiorano mi par di vedere invisibili fantasmi aggirarsi per chi sa dove in una città gremita ma vuota ai miei occhi.
I miei sensi odorosi sono attratti da un profumo di basilico misto a fragola forse il vento è cambiato ma la bancarella del fruttivendolo ricca di colori, è lì, lei così ghirlandata sembra un quadro di Guttuso!
Arance, ancora arance, e poi mandarini mele e pere, i rossi peperoni misti ai gialli luccicano al pallido sole marzolino, mi fermo osservo fisso quel meraviglioso gioco di luce: quanta bellezza in un piccolo angolo intriso di smog, lì nella bancarella di un fruttivendolo di città .La considerazione va dritta alla frenetica vita di tutti i giorni: sempre uguali, sempre con gli stessi ritmi, sempre in una sola direzione quella di non guardarci mai indietro ma se la direzione cambiasse guardando dietro di noi facendo retromarcia, tutto ci parrebbe più bello riuscendo ad apprezzare le piccole cose che la vita ci dona giorno dopo giorno senza ignorare l’immenso regalo elargito, perché fingiamo di non vedere, ciechi nel profondo buio di noi .
L’ha ribloggato su Crescenza Caradonna >Cronaca<.
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